C’è tempo e c’è spazio. Settembre 2018

 

Qui c’è tempo e c’è spazio per rispondere a chi si domandi perché abbiamo scelto di denominare l’associazione “Tempo e Spazio”. Forse perché, influenzati dalla filosofia di Immanuel Kant, consideriamo che il Tempo e lo Spazio siano concetti essenziali, innati in ogni uomo: già dalla nascita, quando ancora non abbiamo nessuna esperienza del mondo, percepiamo lo spazio intorno a noi e sperimentiamo come le cose cambino attimo dopo attimo facendoci “sentire” il fluire del tempo. Ci definiamo così nello spazio che ci delimita e nel tempo scandito dai nostri respiri, prendendo a poco a poco coscienza di noi stessi e del mondo intorno a noi: nel tempo e nello spazio facciamo esperienza di tutto e dalle nostre infinite esperienze impariamo, diventando individui che si relazionano con persone e cose, trasformandoci giorno dopo giorno in esseri umani unici.
Anche dal punto di vista scientifico le idee di Tempo e di Spazio hanno sempre guidato l’uomo fin dagli albori della civiltà, riflettendosi nello studio dell’Universo astronomico, che con i suoi corpi celesti scandisce il tempo della natura e degli esseri viventi, attraverso i ciclici percorsi nello spazio siderale. Meditando sui concetti di tempo e di spazio gli antichi saggi approdarono alla Filosofia, ma anche alla Geometria, alla Matematica, alle Scienze naturali e alla Fisica. Così pure nel corso della Storia gli artisti hanno collocato nel tempo e nello spazio la bellezza delle loro opere. Anche scrittori e poeti hanno da sempre ragionato sull’Universo.
Giovanni Pascoli ad esempio scriveva nel libro “Canti di Castelvecchio”:

 

“... La Terra sentii nell'Universo.
Sentii fremendo ch'è del cielo anch'ella,
e mi vidi quaggiù piccolo e sperso,
errare, tra le stelle, in una stella.


E lo scrittore Kahlil Gibran (1883-1931) su questi concetti ha composto rivelatori pensieri poetici.


Un astronomo disse: Maestro parlaci del Tempo.
Lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento
e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
 
Del tempo vorreste fare un fiume per sostare presso la sua riva e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
Sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione
dimora quieto entro i confini di quel primo attimo
in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
 
... Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, 
fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre
E che il presente abbracci il passato con il ricordo,
e il futuro con l'attesa.”

 

Non daremo qui definizioni di Tempo e di Spazio secondo la Fisica moderna o le teorie derivanti dalle speculazioni filosofiche, ma vogliamo concludere queste riflessioni proponendo uno stralcio del pensiero di Albert Einstein:

L’Uomo sperimenta se stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti come scissi dal resto, in una sorta di illusione ottica della propria coscienza, … ma l’essere umano è anch’egli una parte di quel Tutto che chiamiamo Universo: ne è una parte limitata nello spazio e nel tempo, pervasa dalla stessa Energia …”

 

Non c’è un perché categorico nella scelta della denominazione “Tempo e Spazio”, ma ci piace pensare che in questi due concetti possa essere racchiuso il Tutto, indicando così che gli interessi dell’associazione sono aperti alle varie opportunità culturali, sempre però come occasione di confronto e di incontro, perché c’è tempo e spazio per tutti e per ogni cosa.

 

 

 

            

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