FELICITÀ

E' arrivato il nuovo anno e ci auguriamo che il 2016 porti a tutti tanta felicità!

Ma in cosa consiste la felicità? Sicuramente non dipende dalla ricchezza, perché proprio nei Paesi più ricchi essere felici sembra un obiettivo difficilmente raggiungibile. E’ quanto emerge da un sondaggio Gallup che ha monitorato 143 Paesi, ponendo alcune semplici domande a milioni di persone: ad esempio è stato chiesto agli intervistati se il giorno prima fossero stati trattati con rispetto, se avessero riso, fatto qualcosa di interessante e se avessero provato gioia.

I 10 Paesi più felici del mondo si trovano tutti in America meridionale o centrale. Primo in classifica risulta il Paraguay, seguito da Colombia, Ecuador, Guatemala, Honduras, Panama, Venezuela, Costa Rica, El Salvador e Nicaragua. Stiamo parlando di Paesi con un Pil basso, con crisi politiche ed istituzionali: eppure, nonostante le difficoltà della vita, la gente là sorride sempre.

Per le nazioni che troviamo in fondo alla classifica incidono pesanti situazioni che tolgono ogni possibilità di vivere serenamente: la mancanza di cibo sufficiente e di acqua, la minaccia costante di guerre o guerriglie in atto o la privazione dei diritti umani ad opera di dittature totalitarie sono sciagure troppo grandi per i popoli di questi sfortunati Paesi.

E l’Italia a che punto della classifica si trova? E’ al 50° posto, mentre sono classificati in buona posizione i Paesi del Nord Europa con minore sperequazione sociale e basso tasso di disoccupazione, come l’Olanda, la Svezia, la Norvegia, la Finlandia e la Danimarca. Quest’ultima da oltre 40 anni risulta uno dei Paesi tra i più felici del mondo.

Qual è il segreto del successo di questo piccolo Paese del Nord Europa? La risposta, oltre che nel tipo di organizzazione sociale, potrebbe trovarsi nella parola danese "hygge" che significa “vivere sentendosi soddisfatti”. A questo scopo è necessario creare un'atmosfera accogliente, piacevole, dimostrando affetto alle persone care. Dunque come spiegare il fattore “hygge”? Provate ad esempio ad immaginare una riunione di famiglia senza "drammi", senza discussioni a proposito di denaro, politica o problemi famigliari. E senza commenti maligni o pesanti. Nessuno si vanta spropositatamente dei propri successi, nessuno attacca o si sente in concorrenza, né cerca di prendere il centro della scena. È un momento in cui ognuno si toglie la maschera e lascia le difficoltà fuori dalla porta, cercando di apprezzare la presenza degli altri. Ognuno aiuta l'altro in modo che non sia solo una persona a fare tutto il lavoro. Si tratta di una interazione equilibrata che si basa sul godimento del momento, del cibo, dello stare insieme. In breve, un rifugio dal mondo esterno.

Moltissime ricerche sostengono l'importanza dei legami sociali per il benessere. I buoni rapporti sociali sembrano addirittura aumentare la longevità, ridurre lo stress e persino rafforzare il nostro sistema immunitario.

Ecco cinque regole che si consiglia di applicare alla propria vita, per sentirsi bene con sé e con gli altri ed essere “felici”:

  1. Sii te stesso. Non cercare di mostrarti come non sei.
  2. Comportati come un membro della famiglia o del team, lavorando insieme agli altri componenti del gruppo.
  3. Non pretendere per te il centro della scena, non vantarti troppo e non lamentarti continuamente: così non rischierai di diventare una persona pesante da sopportare.
  4. Evita le controversie: prediligi discussioni assertive, pacate ed equilibrate.
  5. Goditi la compagnia degli altri con gioiosa allegria e ricorda che è importante rispettarsi senza giudicare ed essere giudicati.

 Questi comportamenti a volte sembrano difficili da applicare nella quotidianità, ma la ricompensa sarebbe appagante, poiché è una sensazione piacevole e benefica condividere momenti sereni con le persone che incontri o che ti stanno vicino: una sensazione che dà “felicità”.

Un altro importante fattore che determina il sentirsi soddisfatti è il poter svolgere attività gratificanti al lavoro o a casa oppure attraverso un impegno di volontariato. Non bisogna dimenticare di dedicare anche un po’ di tempo a se stessi, coltivando i propri interessi culturali. Ricordiamo ad esempio che, come scriveva Jorge Luis Borges, “una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini è leggere un buon libro(vedi foto della bancarella del libro TeS).

E sulle orme di Seneca, concludiamo questo breve discorso sulla “Vita felice” affermando che, quando siano assicurati i bisogni primari e ci sia il sostegno di una buona salute, per condurre un’esistenza serena è necessario rafforzare la nostra disposizione all’ottimismo nell’affrontare le situazioni che la vita ci porta. Come pure è importante agire sempre con onestà e rispetto di sé e degli altri, oltre che della “vita” in ogni sua espressione: come è scritto nel libro “La conquista della felicitàdel filosofo Bertrand Russel, “l’uomo non è solo, ma fa parte integrante della vita del cosmo. Un uomo siffatto si sente cittadino dell’Universo e gode delle gioie che esso offre. E’ in questa profonda unione istintiva con la corrente della Vita che si trova la massima gioia”.

 Felice Anno nuovo a tutti da Associazione TeS – Tempo e Spazio

            

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