XXV Aprile 1945 – 2025: 80° Festa della Liberazione.

Il 25 Aprile 2025 in tutta Italia si è celebrato con rispettosa consapevolezza l’ottantesimo anniversario della Liberazione, ricordando quanto avvenuto nella primavera del 1945 alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma la Storia della Liberazione era cominciata prima, il 3 settembre 1943, quando, in pieno periodo di guerra, l’Italia firmò l’armistizio di Cassibile. Questo armistizio, reso pubblico l’8 settembre, prevedeva che l’Italia, fino ad allora alleata con la Germania di Hitler, cessasse qualsiasi ostilità nei confronti degli Anglo-Americani.
Ne seguirono giorni di confusione per la popolazione italiana, giorni in cui nemmeno i soldati sapevano più chi era il loro nemico.
Il re d’Italia Vittorio Emanuele III abbandonò la capitale per rifugiarsi a Brindisi, ormai liberata, insieme al capo del Governo e ai vertici militari, senza lasciare ordini alle truppe o disposizioni agli apparati statali.
Intanto Mussolini, ormai deposto dal suo incarico, proclamava al Nord la Repubblica sociale di Salò e di conseguenza dal 1943 al ’45 in Italia ci fu una vera e propria guerra civile.
I militari Tedeschi continuavano ad imporre con le armi la loro occupazione, mentre, in questo contesto, nasceva spontaneamente il movimento di Resistenza partigiana ad opera di cittadini che si organizzavano in brigate armate.
A coordinare l’azione della Resistenza furono i Comitati di Liberazione nazionale.
Le formazioni partigiane avevano un orientamento politico antifascista trasversale: le Brigate Garibaldi ad esempio erano guidate da comunisti, le Brigate Matteotti da socialisti, mentre le Brigate Giustizia e Libertà erano composte da cattolici del Partito d’Azione.
I partigiani operavano anche nelle grandi città occupate, ma principalmente agivano lontano dai centri abitati, in zone di collina o di montagna, da dove attaccavano di sorpresa strutture di interesse militare o reagivano alle rappresaglie dei soldati tedeschi.
Nella primavera del 1945 le truppe anglo-americane sfondarono la linea Gotica, un’opera fortificata lunga più di 300 Km, che attraversava l’Appennino Centrale.
Intanto le Brigate partigiane erano arrivate a contare più di 200.000 uomini e il 25 Aprile il Comitato di Liberazione diffuse un appello radio da Milano, sede del comando partigiano, per dare il via all’insurrezione in tutta quella parte d’Italia ancora sotto occupazione.
A partire da Genova, una dopo l’altra le città del Nord Italia furono liberate in pochi giorni, mentre i soldati tedeschi si ritiravano, e questo fu l’epilogo di una lunga lotta armata: l’era nazi-fascista era finita e il popolo italiano quel 25 aprile 1945 festeggiò la libertà ritrovata e la fine della Seconda Guerra mondiale.
Per questo ogni anno celebriamo la ricorrenza del 25 aprile, che tiene viva la memoria del sacrificio di chi, anche a costo della vita, ha difeso il valore della Libertà. Quella libertà che, trovando radici nella Resistenza, ha prodotto la Costituzione repubblicana, in cui tutti possono riconoscersi, e che anche oggi rappresenta garanzia di democrazia, di giustizia e di speranza.
In questo tempo segnato, in Europa e in varie parti del mondo, da aggressioni, violenze e guerre, idealmente ci uniamo agli Italiani che festeggiarono quel 25 aprile di 80 anni fa, inneggiando a una Libertà costruita insieme per la Pace, da tutti desiderata:

“Viva la Liberazione, Viva la Pace!”

 

    

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