2 Agosto: il ricordo di una strage.

Ogni anno il 2 Agosto una piccola storia personale riaffiora alla mia memoria, insieme al ricordo di una grande  tragedia  della Storia della Repubblica italiana, avvenuta 44 anni fa: la strage della stazione di Bologna.

Quest’anno più del solito si è parlato di quella vergognosa strage, che i processi e le associazioni dei famigliari delle vittime hanno attribuito alla destra eversiva, attiva in quegli anni  sotto la guida di uomini appartenenti alla Loggia P2, in connivenza con i Servizi segreti ed alte cariche della Politica del tempo. A distanza di tanti anni, la reazione alle accuse, da parte dei politici attualmente al Governo, non ha fatto altro che inasprire le polemiche, dando un maggior risalto mediatico al racconto di quel tragico 2 agosto del 1980. La ricorrenza per me è stata ancora un’occasione per ricordare le 85 vittime innocenti, che casualmente erano nel luogo della strage la mattina di quel fatale giorno. Forse era loro destino incontrare la morte in quella stazione, dove anch’io avrei dovuto essere presente proprio quella mattina.

L’ultima settimana di luglio del 1980 ero infatti stata al mare a Viserbella di Rimini con un’amica e avrei dovuto rimanere alla “Pension tra i Pini” fino al 2 Agosto. Ma, avendo già speso quanto avevamo a diposizione per la vacanza, si era deciso di chiudere il conto e di tornare a casa un giorno prima del previsto. Io programmai di andare a trovare i miei nonni in Piemonte e di buon mattino, il primo agosto, con la mia valigia andai a prendere l’autobus per la stazione di Rimini; di lì presi il treno per Bologna, dove avrei trovato la coincidenza per Torino. Era una giornata afosa, e la “coincidenza” era in forte ritardo. Così mi sedetti sulla mia valigia e rimasi fino alle  10:40 circa su quel binario dove il giorno dopo sarebbe scoppiata la bomba. Ricordo che la banchina era affollata da tanti viaggiatori, perché erano giorni in cui molti tornavano dalle ferie di luglio, oppure partivano per le vacanze di agosto. Per questo i terroristi e chi organizzò la strage avevano scelto proprio quel periodo, per fare una vera strage di popolo, e non riuscirò mai a comprendere come si possa agire in modo così disumano. Il mio destino personale mi ha regalato ancora tanti anni di viaggio su questa Terra. Per tante persone invece il viaggio finì quell’estate su quel binario, per colpa di biechi assassini.

Il giorno dopo, due Agosto, io ero in campagna dai nonni e all’ora del telegiornale della sera abbiamo acceso la televisione. Solo allora abbiamo visto quel che era successo alle 10:25 del mattino, come testimoniava l’orologio della stazione fermo al momento dell’esplosione. Mentre guardavo sbigottita le immagini  della strage, ho detto: “Ieri a quell’ora io ero sul marciapiede di quel binario della stazione Centrale. Ma è stato per caso, perché avrei dovuto essere là proprio oggi.” Mia nonna, donna di fede, giungendo le mani, recitò subito un’”Ave Maria”  alla Madonna per avermi protetta, e un “Eterno riposo” per tutti quegli uomini, quelle donne e quei bambini, vittime della strage di Bologna. Io invece mi chiesi soltanto, e ancora oggi mi chiedo: “Perché?”

                                                                          Da Annotazioni di Piera