Motivazioni personali per entrare a far parte di un’associazione di volontariato. 

Per fare del volontariato in genere non sono richieste qualifiche o qualità specifiche: basta mettere a disposizione del tempo e la propria voglia di fare.
Ci possono essere diverse ragioni per entrare a far parte di un'associazione di volontariato: oltre allo scopo di fare “qualcosa di bello e di utile” per la società in cui viviamo, motivazioni personali frequenti sono la ricerca di contatti sociali, la necessità di un riconoscimento e il voler dare un senso al proprio tempo libero.
Sotto questo aspetto, il volontariato può essere anche un modo per soddisfare delle esigenze personali: per chi si sente isolato, e si può trattare tanto di ragazzi come di persone anziane, attraverso il volontariato si schiude un mondo di contatti che aiutano a superare questo isolamento e che contribuiscono ad una reciproca crescita personale. Sentirsi integrati nel gruppo di un’associazione di volontariato diventa parte vitale della propria identità e spesso questa gratificazione personale dona benessere psicologico.
Ma il voler mettere a disposizione gratuitamente il proprio tempo per il “bene” della comunità può derivare anche da una fiducia in se stessi già acquisita e da una forte propensione alla reciprocità come stile di vita. Infatti con attività di volontariato vengono promossi valori come le buone relazioni sociali, l’empatia e l’interesse umanitario.

Dunque perché fare volontariato? Non solo perché siamo esseri sociali che sentono di voler contribuire a migliorare almeno un po’ il mondo intorno a noi, per quanto ci è possibile, ma anche perché …

- il volontariato permette di spendere e mettere alla prova i propri talenti e di apprendere nuove competenze. Se si agisce insieme ad altri, come spesso capita, si possono mettere in comune le esperienze e imparare da chi sa fare cose per noi nuove. E le competenze acquisite si possono spendere poi nel lavoro, nel percorso di studi o in qualunque altro campo.

- il volontariato può essere utile anche a migliorarci in ambiente lavorativo, dove a tutti i livelli è importante saper collaborare con i colleghi.

- il volontariato alimenta il valore dell’amicizia: non c'è modo più concreto di farsi nuovi amici che lavorare per un'associazione di volontariato insieme a persone perlopiù simpatiche e generose.

- il volontariato può dare esempio ai ragazzi/e: le nuove generazioni devono imparare il valore della gratuità per sviluppare la propensione a fare qualcosa per gli altri, una volta diventati adulti.

- il volontariato migliora il modo di vivere: perché sprecare il tempo libero in modo vacuo o davanti alla tv? Facendo volontariato si partecipa ad attività interessanti, si mettono in circolo le idee, si fanno nuove esperienze e a volte si ha anche l’occasione di viaggiare: per esempio andando in gita organizzata con gli altri soci, sperimentando occasioni conviviali o momenti di crescita culturale, divertimento e socializzazione costruttiva.

- il volontariato invoglia ad apprezzare le cose semplici: impegnarsi nel Volontariato, in qualsiasi ambito, aiuta a cambiare la propria prospettiva “dall’io al noi”, portando a vivere in modo più semplice e autentico. E tutto ciò influisce anche sulla salute e sulla felicità personale.

Ecco perché, al di là dell’impegno e della fatica spesa per un valido scopo condiviso, chi fa volontariato è generalmente contento di donare del tempo non solo agli altri, ma anche a se stesso.

            

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