L’ottavo pianeta era la Filosofia: il Piccolo Principe.


Mercoledì 21 giugno nel giardino di Villa Ida la Biblioteca Comunale di Trezzano Rosa ha presentato una serata dedicata alla Filosofia. Il relatore era Andrea Calvi, laureato in Scienze filosofiche e già apprezzato dal pubblico trezzanese che le scorse estati lo ha seguito nelle diverse serate di filosofia P.O.P (acronimo di “per ogni pensante”). L’incontro era dedicato alla riscoperta de “Il piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupèry, un libro che quasi tutti abbiamo letto: una favola semplice, ma ricca di spunti che suggeriscono una “filosofia di vita” improntata ai valori che ci rendono umanamente e socialmente empatici. Il piccolo Principe viaggiava tra i pianeti e perciò la serata era intitolata “L’ottavo pianeta era la Filosofia”. Nel corso della serata Andrea Calvi ha analizzato i contenuti di questo pianeta e cioè le modalità delle relazioni umane, considerate dal punto di vista filosofico, attraverso l'interpretazione dei personaggi del racconto. “L’essenziale è invisibile agli occhi” e il segreto rivelato dalla Volpe al Piccolo Principe è che la vita acquista maggior significato dal prendersi cura di ciò che è “altro da sé”: avere cura diventa importante per dare dignità alla vita e la solitudine che deriva dall’individualismo egocentrico viene superata dalla dedizione di sé all’altro o ad una giusta causa.
Il Piccolo Principe è anche l’emblema della leggerezza e della spontaneità di un bambino, che pieno di fiducia non rinuncia mai alla curiosità, per capire il mondo intorno, senza lasciarsi opprimere da una razionalità limitante. Ogni adulto è stato bambino e non dovrebbe dimenticarlo. Lasciarsi guidare in parte dall’istinto è funzionale alla vita, così come è necessario passare al vaglio della ragione le nostre opinioni più immediate. L’equilibrio tra la razionalità e la spontaneità, tra l’essere adulto e nello stesso tempo essere bambino, rende la vita più pienamente vivibile: l’aviatore e il piccolo principe sono due alter ego di una stessa personalità, al contempo razionale e istintiva. Il racconto del Piccolo Principe, ha detto Andrea Calvi, può essere letto a più livelli: da quello ludico favolistico, adatto all’infanzia, a quello psicologico, etico e filosofico: le situazioni e i personaggi incontrati nel libro sono facilmente adattabili al proprio vissuto e possono indurci a considerazioni utili per impostare le nostre scelte personali. La magia del libro, tradotto in tantissime lingue, tanto che è il libro più tradotto e letto dopo la Bibbia, sta sia nella sua semplicità che nella sua recondita complessità, nella sua capacità di parlare al cuore degli uomini per indurli a un’etica sia individualmente che socialmente utile, accettata anche a livello razionale come foriera di “buona vita”.
Seduti nel verde giardino di Villa Ida, insieme abbiamo ragionato su questi argomenti di Filosofia POP, a partire dai testi di un libro adatto a tutti i bambini del mondo: a quelli che lo sono ora e a quelli che un tempo lo sono stati (e non lo hanno dimenticato).
Ancora grazie ad Andrea, alle lettrici dell'Associazione TeS e a tutte le persone presenti all'incontro ravvicinato con il Piccolo Principe.

A questo link un estratto da "L'ottavo pianeta era la Filosofia":

http://www.youtube.com/watch?v=n95g1_S7zBM

 

 

            

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