Vi lasciate spesso vincere dall'ansietà? Vi proponiamo allora qualche pillola ... di saggezza filosofica contro l'ansia. Sono suggerimenti che Seneca, filosofo e autorevole consigliere di Nerone, scriveva nelle lettere al suo amico Lucilio, tra il 62 e il 65 d.C., per invitarlo a meditare sull' "arte del vivere".

Ti voglio suggerire, caro Lucilio, una considerazione efficace per sostenere il tuo spirito nell'arte del vivere bene...

Ben miserabile è l'anima ansiosa per il futuro, sventurata prima della sventura, angosciata dal timore di non poter conservare fino all'ultimo le cose che ama. Ella non avrà mai pace e l'attesa del futuro le toglierà anche il godimento del presente. E, invero, il dolore per i beni perduti o il timore di perderli sono sentimenti equivalenti. Ma non devi credere che io ti consigli l'indifferenza. Provvedi pure con saggezza a tutto ciò a cui si può provvedere; qualunque sia il pericolo che ti minaccia, cerca di prevederlo e di sventarlo prima che ti colpisca. Ma ti gioverà molto a questo scopo la fiducia e il fermo proposito di tutto sopportare. Può guardarsi dalla sfortuna chi sa affrontarla: in un animo sereno tutte le difficoltà si appianano. Non v'è infelicità, né stoltezza maggiore di un timore intempestivo... Chi si duole prima che sia necessario, si duole infatti più del necessario...

Consideriamo ora l'ansia legata al possesso delle cose. Chi possiede molto, spesso brama avere di più, e questa è la prova che egli non ha ancora abbastanza; chi ha quanto gli basta ha toccato la meta che il ricco non raggiungerà mai... E non è mai poco quello che basta, come non è mai molto quello che non basta. Il denaro ha sempre suscitato una maggior brama di se'... Chi invece sa adeguarsi alle semplici esigenze naturali, non solo non sente la povertà, ma non la teme neppure...

Il mondo è abbagliato e affascinato dallo spettacolo della ricchezza: quando si vede venir fuori da una casa una gran quantità di denaro, quando chi la possiede si fa notare per le splendide vesti, la ricchezza esteriore di costoro impressiona il pubblico... Ma come quando abbiamo la febbre, in realtà è la febbre che ha noi, così del ricco dovremmo dire: "Lo tengono le ricchezze". Ecco dunque la cosa che vorrei raccomandarti sopra ogni altra: in ogni circostanza ti servano di misura i desideri naturali. Quando ti senti bruciare dalla sete, chiedi forse coppe d'oro?...

 Non ti dico , amico mio,  di rinunciare a tutti i tuoi beni, ma di tener sempre presente a te stesso che tutto ciò che non è richiesto dai bisogni naturali è superfluo e che il possesso di ciò che è superfluo va considerato dal saggio con un distacco scevro da ogni ansia.

                   Ave atque vale.  Lucio Anneo Seneca

 

Serena estate a tutti da Associazione TeS-Tempo e Spazio.

 

 

            

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