La Scuola di Atene di Raffaello e l’Umana Filosofia.  Luglio 2021

Il 16 giugno 2021 nel giardino di Villa Ida, la Biblioteca di Trezzano Rosa ha organizzato un incontro per parlare di Filosofia traendo spunto dall’affresco di Raffaello Sanzio “La Scuola di Atene”. Il relatore Andrea Calvi, partendo dai personaggi raffigurati nel dipinto delle stanze Vaticane, ha spiegato la simbologia racchiusa nei gesti e nelle posture di alcune delle 58 figure rappresentate da Raffaello secondo i canoni della prospettiva e le influenze culturali del periodo dell’Umanesimo. L’Uomo è il centro di questa prospettiva e nel punto focale del dipinto si stagliano le sagome più rappresentative dell’antica Filosofia: Platone e Aristotele. Il primo, che ha i tratti somatici di Leonardo da Vinci, ha le dita rivolte verso l’alto ad indicare il cielo e il mondo delle idee (Iperuranio), ma ha i piedi scalzi ben radicati alla terra e alla realtà, indagata nella sua opera scientifica “il Timeo”, che tiene in mano. Aristotele invece ha il palmo della mano destra rivolto in basso, verso il mondo terreno, ma regge con l’altra mano “L’Etica”, che eleva l’uomo verso un piano spirituale. I due filosofi sembrano dialogare tra loro, così come altri personaggi dei diversi gruppi rappresentati, come a raffigurare il confronto e il passaggio delle idee nel corso della storia della Filosofia.

C’è chi scruta attentamente gli scritti e gli insegnamenti dei “maestri” per apprendere ed elaborare proprie teorie: così ad esempio i personaggi intorno al matematico Euclide (in basso a destra), che è raffigurato col volto del Bramante, mentre col compasso traccia una figura geometrica. E così pure nel gruppo intorno a Pitagora (in basso a sinistra), che è intento a leggere un grande libro, vediamo attenti discepoli tra cui un’anacronistica figura con turbante: Averroè, filosofo, scienziato e matematico che, facendo tesoro degli insegnamenti dei filosofi greci, contribuì a diffondere la cultura antica nel mondo arabo e successivamente nel mondo occidentale. Diogene il cinico ed Eraclito (dalle fattezze di Michelangelo) sono invece rappresentati come filosofi distaccati e a se stanti, in basso al centro. Sulla destra, discepolo tra i discepoli, Raffaello (autoritratto) guarda lo spettatore che osserva il dipinto, quasi ad invitarlo a partecipare ai discorsi scientifici e filosofici della “Scuola di Atene”.

La struttura architettonica raffigurata nel dipinto rimanda allo stile del tempio latino, ad indicare che la cultura umanistica del Rinascimento ha come centro la città di Roma, sede del Vaticano. Il committente dell’opera, Papa Giulio II, certamente condivideva l’idea di considerare la cultura degli antichi greci all’origine del sapere filosofico di cui il Cristianesimo è intriso, e come radice e fonte della tradizione culturale classica e scientifica del suo tempo. L’Umana filosofia rinascimentale e la prospettiva del mondo osservato dall’Uomo sono il punto d’arrivo dell’evoluzione del pensiero classico, dalle sue origini “ateniesi” , fino al tempo dell’Umanesimo cristiano. Non per nulla le due grandi statue raffigurate sullo sfondo sono Apollo, dio della musica, dell’arte, della poesia, e Atena, dea della sapienza e della Filosofia. Lasciamo al lettore il piacere di scoprire altre identità della Scuola di Atene, da Socrate a Plotino, dalle ipotetiche figure di Anassimandro e di Ipazia (unica donna raffigurata), ai personaggi dalle fattezze di noti contemporanei di Raffaello. Come ha sottolineato Andrea Calvi, molti sono gli aspetti dell’opera di Raffaello da indagare sia sul piano iconologico e simbolico, che dal punto di vista artistico. Quest’ultimo approccio sarà oggetto di un altro incontro su “Raffaello il divin pittore”, che l’Associazione Tempo e Spazio ha in programma per il prossimo autunno, grazie all’intervento di un’esperta di Storia dell’arte. L’occasione per riscoprire Raffaello era il cinquecentenario dalla sua morte, avvenuta nel 1520. Ma le sue opere artistiche sono così perfette da risultare sempre fonte di incanto e di meraviglia e anche se, a causa della pandemia, abbiamo dovuto rinviare l’appuntamento, era assolutamente giusto non perdere l’occasione di un “incontro ravvicinato” con questo eccezionale artista amato da tutti, oltre il Tempo e lo Spazio.

Per chi non ha avuto modo di partecipare alla serata del 16 giugno e desidera ascoltare un estratto video della conferenza sulla “Scuola di Atene e l’Umana Filosofia” , ecco il link del video pubblicato sulla pagina facebook della Biblioteca di Trezzano Rosa: 

https://www.youtube.com/watch?v=VnkdLTnTvVc

E in biblioteca potrete trovare molti libri e video per approfondire gli argomenti trattati.

 

            

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