Bizzarri pensieri da quarantena.
In questo inizio maggio 2020 la maggior parte di noi resta ancora confinato nelle proprie case, con pochi spiragli di libertà, a causa di un virus che viaggia velocemente per tutto il globo (lui sì), con un’aggressività superiore alle forze messe in atto per contrastarlo. Ma si spera di tornare presto alla “normalità”, confidando che il Coronavirus demorda e che la ricerca medica metta a punto farmaci adatti e un vaccino immunizzante quanto prima possibile. Intanto mi trovo a ragionare sullo strano periodo che stiamo vivendo e in qualche modo riesco col pensiero ad evadere dalle quattro mura tra cui resto in attesa della fine della pandemia.
Se solo si potesse passare oltre, superare questo tempo all’istante! Oppure tornare ad altri tempi, anche remoti, per fare tutta un’altra vita, scegliendo ciò che più ci aggrada, naturalmente.
Certo è che se potessi scegliere l’epoca in cui vivere la mia vita, vorrei prima andare un po’ a zonzo nel passato e pretenderei di spostarmi agevolmente non solo nel tempo, ma anche nello spazio, per conoscere di persona luoghi , culture, modi di vivere e di pensare diversi. In questo mio peregrinare vorrei essere invisibile, per non correre il rischio di rimanere invischiata in qualche situazione, prigioniera di avvenimenti o di sentimenti che potrebbero precludermi la via del ritorno.
Tornata nel presente, sarei tentata di curiosare anche nell’avvenire; ma temo che un viaggio nel futuro comporterebbe una fatica immensa per la necessità di comprendere tutto ciò che ci sarà di nuovo e di inimmaginabile per chi vive oggi. Per intenderci, la situazione sarebbe simile a quella di una visita ai giorni nostri di un uomo del Medioevo: fosse anche Dante Alighieri, lo stupore e l’inadeguatezza rischierebbero di renderlo incapace di agire.
Fatto comunque un bel giro con un’ipotetica macchina del tempo, ritornerei poi ai miei giorni, gli unici che io possa vivere pienamente con la mia “forma mentis”: sono diventata la persona che sono nel corso degli anni, vivendo la mia vita, nel bene e nel male, in questo tempo . E qui rimarrei per scelta, oltre che per obbligo.
Quanto a vivere esperienze del passato è una cosa che faccio molto spesso: mi piace la Storia e, ogni volta che leggo un libro su un periodo storico, mi immedesimo talmente che mi sembra di averlo vissuto in prima persona. Mentre, per quanto riguarda una mia escursione nel tempo futuro, voglio essere ottimista immaginandomi in un luogo supertecnologico, ma rispettosamente ecologico: sottobraccio nientemeno che a messer Leonardo da Vinci, che là mi ha raggiunta, cammino guardandomi intorno, intenta a commentare con lui quanto la nostra pur fervida immaginazione sia stata di gran lunga superata da quella mirabolante realtà, in cui l'Uomo ha finalmente saputo integrarsi con la Natura. E questo non è solo un bizzarro pensiero da quarantena, ma un profetico auspicio per l'umanità futura.
Anno Domini 2020 da “Annotazioni di Piera”