Quale “cammino”? Non solo Santiago.     Luglio 2018


Quando arriva l’estate viene voglia di evadere dalla solita routine e mentre molti si tuffano nelle avventure più adrenaliniche o progettano viaggi in paesi lontani, altri invece cercano di approfittare di un periodo di vacanze per rilassarsi in qualche tranquillo luogo di villeggiatura. Ma c’è anche chi per fare qualcosa per se stesso, per staccare da tutto e vivere un’esperienza in completa tranquillità interiore, cerca questa serenità percorrendo un “cammino” e, come un antico pellegrino in cerca di fede, camminando trova pace e armonia.
Camminare infatti può servire per staccare dalla frenesia quotidiana, per chiarire a se stessi i propri obiettivi e talvolta per ritrovare la bussola della propria vita, o per scegliere la lentezza e allontanare, almeno per qualche giorno, il caos della vita di sempre. Ma si può anche camminare semplicemente per conoscere la bellezza di una natura nascosta a chi viaggia in automobile, tratti di meraviglia che è possibile cogliere soltanto a piedi, con lo sguardo attento a ogni dettaglio che si presenti agli occhi dei camminatori , che armati soltanto di zaino, bastone e tanta voglia di esplorare, arricchiscono ad ogni passo il proprio bagaglio di esperienze. I sondaggi sulle motivazioni che spingono a compiere un cammino vedono al primo posto “la natura e il paesaggio” a pari merito con “la spiritualità” e poi “il piacere di viaggiare a piedi incontrando nuove persone”, “il poter vivere con poco” e “il senso di libertà, lasciando a casa ogni problema”. I camminatori italiani sono in continuo aumento: superando i tedeschi, siamo secondi solo agli spagnoli. La maggior parte dei “pellegrini” dice di aver trovato benessere e un rapporto più vero con se stessi e con gli altri proprio grazie al “cammino” e tende a ripetere l’esperienza su nuovi percorsi, perché ogni cammino è adatto per provare consapevolezza e crescita interiore.
Tra i possibili itinerari infatti non ci sono solo i famosi percorsi europei, come il celebre Cammino di Santiago o la nota Via Francigena, ma anche bellissimi tragitti italiani meno conosciuti, che attendono solo di essere scoperti.
Ecco alcuni “cammini” alternatvi che si possono percorrere in Italia.
-Via degli Abati. Conosciuta anche come la Francigena di montagna, la via degli Abati collega Pavia a Pontremoli, tramite le colline dell’Oltrepò, attraversando le valli piacentine e parmensi, fino ad arrivare alla Lunigiana. L’origine di questo cammino si perde nella notte dei tempi: le testimonianze più antiche risalgono al periodo longobardo, quando la strada veniva percorsa dai monaci diretti all’abbazia di San Colombano a Bobbio.
-Via degli Dei. Da non confondere con il meraviglioso sentiero che si affaccia sul mare della Costiera Amalfitana, questo cammino collega Bologna a Firenze tramite un percorso che attraversa boschi, antiche mulattiere e suggestivi paesini degli Appennini. Passeggiando sulle orme degli etruschi e degli antichi romani, il sentiero ci porta in un viaggio a ritroso nel tempo, affrontabile in meno di una settimana.
-Via di San Francesco. Lasciare a casa la fretta è l’unica raccomandazione per chi intenda affrontare la Via di San Francesco. Dal santuario de la Verna, in Toscana, uno dei luoghi amati dal frate patrono d’Italia, fino a Gubbio, luogo del primo pellegrinaggio del santo. Il tutto attraverso le colline dell’Alta Valle del fiume Tevere, fino ai centri di Citerna, Città di Castello e Pietralunga, nella provincia di Perugia.
-Sentiero degli Dei. La vista del mare azzurro a perdita d’occhio e la rigogliosa vegetazione delle alture, rendono incantevoli i paesini che arricchiscono la Costiera Amalfitana di una bellezza senza pari. Il Sentiero degli Dei è uno dei percorsi più affascinanti e suggestivi d’Italia: una strada sospesa sul magico Golfo delle Sirene “solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”, come scriveva Italo Calvino per elogiare la magnificenza di un cammino che si snoda tra il mar Tirreno e i Monti Lattari.
-Cammino delle 100 torri. E’ il periplo della Sardegna, che è percorribile in circa 60 giorni. Grazie al cammino delle 100 torri è possibile immergersi nella bellezza dei paesaggi sardi, rimasta estranea ai cambiamenti dell’era moderna. Lungo il percorso circolare si vedranno spiagge, stagni, boschi e tutte le forme paesaggistiche che l’isola ha saputo custodire.
Abbiamo dato qui solo qualche spunto su alcuni “cammini” italiani, per gli amanti delle vacanze alternative o per chi decida di fare un’esperienza di viaggio nella natura e nella meditazione introspettiva. Starà al lettore decidere se e come affrontare (tutto o in parte) uno di questi cammini, informandosi sulle modalità pratiche per attuare l’idea. Naturalmente esistono tanti altri Sentieri e Vie percorribili a piedi e, per avere informazioni sui “Cammini” qui nominati (o su altri), consigliamo di consultare il sito della “Compagnia dei Cammini”(www.cammini.eu). Utile sarà anche la lettura del libro “L’arte del camminare” di Luca Gianotti e/o di “Alzati e cammina” di Luigi Nacci (entrambi a disposizione nel circuito della nostra Biblioteca), per trovare le proprie motivazioni a mettersi in viaggio “pedibus calcantibus”.
A chi sceglierà di viaggiare a piedi auguriamo Buon cammino!
Ma qualsiasi tipo di vacanza decidiate di fare durante questa estate…


                                 Buone Vacanze a tutti
                     da Associazione TeS –Tempo e Spazio