L'oroscopo nel 2017.  

 

Fin dagli albori della Storia dell’Uomo, all’inizio di ogni anno “astronomico” si usa fare previsioni per il nuovo anno: oggi si può tentare di prevedere il futuro su base razionale, utilizzando indagini statistiche, calcoli di probabilità o analisi dei possibili sviluppi delle situazioni attuali. Ma sono ancora molti quelli che, per gioco o per convinzione, si affidano agli oroscopi, sebbene le evidenze scientifiche neghino il valore di queste previsioni astrologiche basate sulle posizioni relative dei corpi celesti.

L'astrologia è un'arte divinatoria antica e controversa. Per gli uomini dell’antichità l'universo era un mistero e ogni sua manifestazione - come le comete o le eclissi - erano temute e considerate prove di una volontà superiore e segni di accadimenti futuri.

Le prime testimonianze di responsi astrologici risalgono indietro nel tempo di alcuni millenni, in Mesopotamia: i babilonesi furono i primi a credere che tra il moto del cielo e gli avvenimenti terreni vi fosse una corrispondenza.

Nel giro di qualche secolo l'astrologia si diffuse nelle civiltà Mediterranee e nel terzo secolo a.C. i greci cominciarono a predire non solo il corso degli eventi, ma anche il destino di ogni individuo in base alla conformazione del cielo (posizione di stelle e pianeti) al momento della nascita o in un periodo particolare della vita di una persona.

E secoli di progresso scientifico non hanno impedito che ancora oggi milioni di persone si affidino alle previsioni astrologiche.

Tra questi non mancano personaggi illustri, come Ronald Reagan: l'ex presidente americano, quando era alla Casa Bianca, non prendeva mai impegni senza aver consultato la sua astrologa di fiducia, proprio come una volta facevano re e imperatori che, prima di intraprendere qualsiasi azione di governo, volevano conoscere il parere delle stelle.

Ma perché permane tanto interesse per previsioni o profili caratteriali privi di ogni fondamento scientifico? Secondo gli psicologi la risposta sta nel bisogno di definire la nostra personalità e quella degli altri e di interpretare la realtà per modellare le nostre scelte, anche in base alle aspettative costruite. Inoltre sembra sia rassicurante la possibilità di conoscere qualcosa del futuro affidandosi alle  “stelle”, nella speranza che ci siano favorevoli. 

Che i pianeti influenzino il carattere e la personalità è una credenza ancor più accettata del fatto che nelle stelle si possa leggere il futuro. Ma qual è il segreto del successo dell'astrologia anche fra coloro che pur non credendoci, non disdegnano un'occhiatina all'oroscopo? Il merito è forse di una certa genericità. Una descrizione di personalità per poter essere adattata a diverse persone deve necessariamente essere raccontata con un linguaggio vago, in modo da avere le sembianze di un identikit personale nel quale ciascuno si possa identificare. 

E se a volte ci sembra che gli oroscopi indovinino ciò è dovuto, secondo gli psicologi, al fatto che la mente ci "inganna". Alcuni studi sulla percezione hanno infatti analizzato come la mente interpreti e adatti alla nostra situazione ogni informazione che raccoglie. Nelle parole di un astrologo o tra le righe di un oroscopo si tenderà a cogliere solo le affermazioni che meglio si possono adattare a noi, escludendo il resto.

La stessa cosa avviene per le profezie sul futuro dell'umanità: se si pensa ad alcuni grandi personaggi dell'astrologia, di loro si ricorda solo quello che hanno "indovinato", secondo un meccanismo di selezione dei ricordi.

Per parlare dei “Nostradamus” moderni citiamo ad esempio l'astrologa Jeanne Dixon, ricordata negli Stati Uniti per una sua previsione avverata: la morte del presidente John F. Kennedy durante il suo mandato. Pochi ricordano invece i suoi clamorosi errori: la previsione che i primi uomini ad andare sulla Luna sarebbero stati i russi o la cura risolutiva per tutte le forme di tumori attesa per il 1967. Secondo alcuni studi, la percentuale di volte in cui un astrologo può azzeccare una previsione è quella che si raggiungerebbe “tirando a indovinare” tenendo conto dei fatti che conosciamo.

C'è anche un altro motivo per cui a volte sembra che gli oroscopi o le predizioni sul futuro personale funzionino: il fatto che chi ci crede inconsciamente si comporterà in modo da farli avverare. La predisposizione psicologica infatti, influenza a tal punto il nostro modo di vivere le situazioni da riuscire a modificare la realtà. E' il meccanismo con cui la Psicologia spiega la fortuna: chi si sente sfortunato si aspetta di essere trattato male e accadimenti negativi. Ne risulterà quindi un atteggiamento difensivo e scontroso che attirerà antipatia, contrariamente a quello che succede per i "fortunati".

Nell'astrologia avviene qualcosa di simile: per fare avverare una predizione a volte basta crederci. Se ad esempio una donna legge sull'oroscopo che il suo uomo ideale appartiene al segno dell'acquario, quando ne incontrerà uno corrispondente alla descrizione si sentirà rassicurata dall'inevitabilità della conquista e saprà utilizzare al meglio le sue doti di seduzione e simpatia, aumentando le probabilità di successo.

Quindi per il nuovo anno il consiglio, per quanto possibile, è di costruirsi la propria buona fortuna, forti del fatto che "le stelle dicono che il 2017 sarà sicuramente un buon anno per tutti! " 

wink

 

Auguri di un felice anno nuovo da

Associazione TeS – Tempo e Spazio

 

 

            

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